Dalle pagine di una guida, pubblicata prima della distruzione, apprendiamo che la chiesa aveva un prospetto) in pietra calcarea esposto ad occidente con una porta e alcune decorazioni: una mitra poggiata su un libro chiuso e un bastone su cui è attaccato un campanello (simboli di S. Antonio Abate) e un libro aperto, emblema di S. Euplio protomartire catanese. Erano presenti, anche, due altari laterali (uno con S. Antonio e l’altro con la Sacra Famiglia) e un altare centrale con le colonne. Le decorazioni erano costituite da dipinti murali con le storie di Euplio e Antonio davanti a Maria ed angeli, i quattro Evangelisti e la predicazione di S. Euplio e la sua apoteosi. Alcuni anni fa, in memoria di questa chiesa scomparsa, sono stati affissi alla parete tondi a rilievo con le immagini degli apostoli.

Il sepolcro

All’ingresso della recinzione che custodisce i ruderi dell’antica chiesa di S. Euplio si vede una scaletta che conduce ad un locale sotterraneo. Scesa tutta la scala si accede in una piccola camera molto umida e buia dalle pareti della quale emergono alcune pitture; sul fondo è un piccolo altare con tracce, ormai quasi completamente scomparse, di affreschi parietali. Gran parte dell’ambiente è ricavato dentro la roccia; si vedono anche alcune nicchie laterali. Secondo studi recenti questo ambiente fu adibito a sepolcro.

Le necropoli di Catania antica

Chiesa di S. Euplio 2

Le necropoli di Catania antica si estendevano soprattutto nell’area a nord e a est dell’anfiteatro, che costituiva il limite settentrionale dell’abitato. Le scoperte degli ultimi anni hanno portato alla luce un’ampia necropoli di età romana sotto i palazzi delle Poste e de La Rinascente. Ancora, a est della via Etnea nel primo cortile della Caserma Lucchesi-Palli nella piazza della Fiera del Lunedì, sono stati rinvenuti resti di una sepoltura romana. Un’altra zona fortemente interessata dalle necropoli antiche è quella che ruota intorno all’attuale piazza S. Maria di Gesù e al viale Regina Margherita. In via Gaetano Sanfilippo si trova una costruzione romana inglobata nel cortile di un palazzo moderno. Essa è erroneamente chiamata Ipogeo (sottoterra) ma in realtà è visibile in tutta la sua interezza. Si tratta, in realtà, di un piccolo monumento funerario romano formato da una camera. All’interno dell’ospedale Garibaldi si trova un colombario rettangolare con 18 nicchie. Nel giardino di un edificio moderno del viale Regina Margherita è stato individuato un edificio sepolcrale di forma circolare a due piani. Sempre in questa zona, negli anni Cinquanta del nostro secolo, è stato scoperto dall’archeologo Giovanni Rizza il più grande e significativo complesso cemeteriale della Catania cristiana.